…fui invitato per fare una serata a Borella di Cesenatico in un locale chiamato Società di Mutuo Soccorso, potete immaginare la soddisfazione sapendo di montare per la prima volta sopra il palco in orchestra; infatti accettai e arrivai sul posto con la mia bicicletta ed il violino accavallato alla schiena come un fucile da caccia e su in questo palco attaccato al soffitto. Eravamo 4 elementi: violino, clarino, chitarra e basso. Avevamo per leggere la musica ognuno una candela appoggiata sopra un’asse dove stavano le cartelle, in mezzo alla sala un lume a carburo, negli angoli 2 lumicini a petrolio che servivano in caso di emergenza se fosse venuto a meno il grande lampadario di centro, un gran fumo che veniva su dal pavimento essendo in questi tempi di mattone grezzo e al mattino eravamo irriconoscibili. Il vestito era diventato di un altro colore, il naso tutto nero, ma tutto ciò non destava nessuna importanza, sapendo del successo ottenuto durante la notte…
Tratto dal libro Tu sei la stella, tu sei l’amore
Tratto dal diario di Secondo Casadei – Edizioni Minerva
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