1924 Qui si apre la strada del mio destino . Un giorno mi arriva una cartolina dove ero invitato a suonare con un’orchestra di Cesena e niente popò di meno l’invito era stato fatto dall’orchestra famosa di Emilio Brighi (detto Zaclen)… Ricordo che i miei genitori rimasero stupiti dicendomi: ma non può essere che possa andare con questa orchestra, il maestro rimarrà indubbiamente deluso, ma io con molto coraggio e faccia tosta risposi: vedrete che incontrerò! Si fa la domenica e prendo la mia bicicletta e mi reco a Cesena dove abitava il titolare di questa orchestra, dopo la presentazione montai in macchina e partimmo per S.Martino di Villafranca di Forlì. Eravamo 5 elementi: il Maestro Emilio Brighi 1° violino, io 2° violino, clarino Giuseppe Fantini, Viscardo contrabbasso, e il figlio del Maestro Ivo Brigni, che oltre a suonare la chitarra faceva anche da autista. La macchina in cui viaggiamo era una Fiat 900 di cilindrata, strada non asfaltata, in un tratto di 40 chilometri per arrivare sul posto si poteva incontrare una qualche macchina, qualche cavallo e pochissime biciclette, io mi trovavo seduto accanto l’autista, ricordo che provai di parlare con l’autista, il capo orchestra fece uno scatto seduto nel retro dove si trovava con un urlo, mi raccomando non parlare mai con l’autista (per non distrarlo). Potete immaginare che differenza di tempi; secondo me la macchina date le strade brutte, marciava a 25 chilometri all’ora!
Tratto dal libro Tu sei la stella, tu sei l’amore
Tratto dal diario di Secondo Casadei – Edizioni Minerva
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