“…A Carnevale usavano ciambelle e castagnole, per le figliole e per i ragazzi: chi ci aveva il moroso, chi il filarino… Poi a una cert’ora, sempre durante le feste di carnevale, incominciavamo a tirare confetti, cioccolate, caramelle…
Noi orchestrali tornavamo a casa con le tasche piene. Per esempio al “Club del Motore” di Cesena c’era il veglione “di getto”: senza esagerare c’erano per terra tre o quattro dita di roba. E ogni tanto passavano con la scopa e l’accatastavano negli angoli della sala. Alla fine ce n’era un paniere per ciascuno, sacchetti di roba da portare a casa.”
Tratto da Lo Strauss della Romagna
Le avventure di Secondo Casadei.
di Leandro Castellani
Edizioni Minerva
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